Come Creare le Attività Ricorrenti in Outlook

Può esserti capitato di svolgere regolarmente certe attività e non sapere come regolarti e programmarti. A questo rimedia il programma Outlook, che ti da un valido supporto, per non perderti nei meandri del programma dell’attività. Non è per nulla complicato, seguimi e vedrai.

In Outlook, esiste la possibilità di definire delle attività ricorrenti. Se ad esempio devi preparare un report settimanale o mensile del lavoro svolto, oppure devi fare una verifica periodica sullo stato di approvvigionamento del magazzino, puoi creare una Attività ricorrente. Per iniziare, la creazione dell’ Attività è quella standard.

Devi fare clic sul pulsante Nuovo della Barra degli strumenti Standard del gruppo Attività. Quindi dopo aver descritto l’oggetto e le altre caratteristiche dell’attività, fai clic sul pulsante Ricorrenza dalla Barra degli strmenti Standard della finestra Attività. A questo punto l’operazione è quasi terminata, basta definire la ricorrenza dell’evento.

Nella finestra di dialogo Ricorrenza attività definisci il tipo di ricorrenza, specificando se il criterio è giornaliero, settimanale, mensile o annuale. Puoi anche specificare se Outlook dovrà ricreare automaticamente l’attività dopo un determinato intervallo di tempo dal completamento dell’occorrenza precedente.

Una volta impostata la ricorrenza è ovviamente possibile rimuoverla: torna a modificare l’Attività accedendo sempre alla finestra Ricorrenza attività e fai clic sul pulsante Rimuovi ricorrenza. Altro elemento importante da definire è l’intervallo della ricorrenza (per evitare di ritrovarla impostata all’infinito), definendo un termine in una specifica data o dopo un certo numero di occorrenze.

Come Aprire Porte del Router

Ti sarà capitato spesso che la connessione internet sia lenta o che tu non riesca a giocare online con i tuoi amici, con la presenza di ritardi o lag di gioco. Per ovviare a tali problemi, una delle soluzioni potrebbe essere quella relativa all’apertura delle porte del router.
Se sei connesso ad internet con un router (e non un modem), sappi che questo incanala la connessione attraverso delle porte virtuali e che ogni applicazione presente sul tuo PC richiede una porta di accesso del router differente.
Se queste dovessero essere chiuse, il livello di sicurezza è estremamente elevato a discapito di una connessione veloce non filtrata. Oggi ti spiegherò come aprire queste porte per ovviare ai tuoi problemi.

Inizia col capire il modello del tuo router. Se hai ancora la scatola, controlla il modello che c’è scritto sulla confezione, ricordati che è importante sia la marca che il modello.
Se non possiedi più la scatola, controlla sotto il router. Ci dovrebbe essere un’etichetta che indica ciò che ti servirà successivamente.

Ogni modello di router ha un procedimento differente per aprire le porte del router.
Accedi sul sito PortForward, scorri la pagina verso il fondo e trova il tuo modello di router.
Non appena l’hai trovato, clicca il relativo link. Nel caso in cui non trovassi il modello del tuo router, non temere! Selezionane uno simile (della stessa marca). Se tutto va bene, il procedimento dovrebbe essere il medesimo!

Si aprirà una pagina pubblicitaria (essendo un sito gratuito). Per proseguire, clicca sul link in alto a destra: “Click here to skip this advertisement…”.

La pagina che si aprirà ora, elencherà una serie di applicazioni, programmi e giochi. Cerca tra questi il programma per il quale desideri aprire le porte del router (per esempio eMule).
Sei sei fortunato troverai l’indicazione precisa del numero relativo alle porte che dovrai aprire. Nel caso in cui non ci sia l’applicazione, ma tu conosci ugualmente le porte da aprire, clicca su un processo simile (se ad esempio sono relative ad un gioco, clicca sul nome di un qualsiasi gioco).

Cliccando sulla pagina dell’applicazione o del gioco, ti apparirà una pagina completa che spiegherà tutte istruzioni da seguire.

Come Aprire File Rar

Avrai sicuramente avuto a che fare con questi temutissimi file .rar, chiedendoti, con cosa li apro.
La presenza di un file con quell’estensione, ti deve far capire che è stato compresso per ridurne le dimensioni, o semplicemente per evitare di avere 100 file contenuti in una cartella, da inviare singolarmente via mail.
Aprire questi file, per poter usufruire del contenuto, è più semplice di quanto pensi.

Per scaricare il programma che ti permetterà di aprire il file .rar, clicca su questo link che ti metto a disposizione. Ti apparirà questa schermata qui sotto.
Devi solamente cliccare sul tasto Download. Il file è di 1.3 MegaByte, per cui occupa pochissimo spazio.
Una volta scaricato il file .exe, avvialo. Ti si aprirà il programma di installazione.
Dovrai inserire la cartella di installazione, io ti consiglio di lasciare quella predefinita, e cliccare sul tasto Install.

L’installazione durerà pochi secondi e al termine ti apparirà una schermata in cui potrai vedere tutte le estensioni compatibili con WinRar (non si limita alla sola .rar). Ti consiglio di lasciarle selezionate tutte tranne ZIP e ISO, perchè per il primo abbiamo a disposizione windows con le sue applicazioni pre-installate, per il secondo vedremo, in un successivo articolo il metodo migliore per aprire quell’estensione.
Infine clicca sul tasto “Ok”.

Estrarre i file è facilissimo! Clicca col tasto destro del mouse sul file RAR che vuoi estrarre, ti apparirà un menu a tendina. Clicca sulla voce “Extract to NOMEFILE”. Automaticamente il programma estrarrà i file contenuti nel file .rar, all’interno di una cartella con lo stesso nome del file, nel medesimo posto dove si trovava il file rar.
Devi solamente aspettare tempo (in base alle dimensioni del file), per poter utilizzare i contenuti estratti.

Risulta essere altrettanto possibile effettuare il procedimento inverso, ovvero partendo da un file di dimensioni elevate, comprimerlo in un file .rar per ridurre il numero dei MegaByte. Si può utilizzare questo procedimento se si vuole passare un file di dimensioni elevate, che non potrebbe essere contenuto su una penna USB. Vediamo come fare.
Clicca col tasto destro del mouse sulla cartella oppure sull’icona del file che vuoi comprimere. Ora clicca sulla voce Add to NOMEFILE.rar, ed attendi qualche secondo, sempre a seconda delle dimensioni del file originario. Ecco il tuo file di dimensioni ridotte.

Come Accedere al Bios

Il BIOS è un piccolo programma scritto a basso livello, molto vicino a quello che viene comunemente chiamato linguaggio macchina. Esso contiene tutte le informazioni essenziali per permettere lavvio del nostro PC. Mantiene in memoria i dispositivi hardware rilevati: Hard Disk, DVD e CD ROM, la configurazione della CPU, le impostazioni di wattaggio di tutte le componentistiche hardware. Modificando il BIOS è quindi possibile agire direttamente sullhardware, ciò non comporta alcun rischio per utenti esperti, può invece causare seri danni ai componenti hardware se modificato con poca attenzione. Vediamo ora come accedere al BIOS in pochi passaggi.

Essendo, per sua natura, molto vicino all’hardware l’unico modo per accedere al BIOS è all’accensione del computer. Riavvia il PC e premi ripetutamente il tasto “Canc” sulla tastiera; per alcune schede madri, soprattutto nei portatili, è necessario premere il tasto “F2”.
Si aprirà la finestra principale del BIOS che sarà diversa da scheda madre a scheda madre.

Passiamo ad analizzare le funzioni principali del BIOS. Per creare questa guida è stato usato il BIOS di una ASUS P5LD2, nonostante gli anni trascorsi le funzioni essenziali rimangono le stesse.
Mi scuso fin da adesso per la scarsa qualità delle immagini, purtroppo il BIOS non implementa nessun metodo per effettuare screenshot diretti, l’unico metodo rimane quello di affidarsi ad una comune macchina fotografica.
Ricorda che per muoverti nel BIOS hai a disposizione solo le frecce direzionali, il tasto “Enter” (Invio), per entrare nelle sottosezioni, e i tasti “+” e “-” per incrementare o decrementare un parametro.

Dalla schermata principale è possibile impostare la data e l’ora del sistema, inoltre si possono visualizzare gli Hard Disk e i CD/DVD ROM collegati al computer. Essendo una scheda madre piuttosto datata la mia dispone ancora di un controllo per floppy disk, “Legacy Diskette A”.

Spostandosi nella scheda “Advanced” si trovano impostazioni di configurazione hardware molto avanzate, assolutamente da non toccare se non si sa esattamente cosa si sta facendo.
Voglio soffermarmi un attimo su “Jumperfree Configuration”, un opzione che, nella mia scheda madre, permette di attivare l’overclocking della CPU. Si può scegliere tra vari profili che includono: “Overclock 5%”, “Overclock 10%” e “Overclock 15%”, oppure agire direttamente su ogni singola parte della CPU. Il mio consiglio è di non toccare niente, si rischia di danneggiare irreparabilmente la CPU.

Tramite “Boot Device Prority” puoi decidere quale sarà la prima periferica ad essere controllata per vedere se contiene un Sistema Operativo, oppure un programma bootabile. Utile se si deve avviare la prima installazione di Windows o Ubuntu da CD o DVD, basterà selezionare il tuo lettore DVD e salvare i cambiamenti. Nel mio BIOS ci sono due modi per salvare le modifiche apportate al sistema, il primo è premere “F10” da tastiera, il secondo è recarsi nella scheda “Exit” e selezionare “Save Changes and Reboot System”.

Molto interessante.

Come Accendere Lampadina con Photoshop

Una delle regole principali di questa tecnica di ritocco è la semplicità e la misura di ogni operazione. “Non esagerare” deve essere la base dei tuoi interventi, solo così otterrai effetti realistici e incredibili! Con questa guida ti mostrerò come “accendere” una lampadina con Photoshop. L’immagine di partenza è una semplice lampadina posta su uno sfondo bianco. Con il filtro Effetti di luce, gli stili livello e una leggera mascheratura riuscirai a dare l’impressione che la lampadina sia immersa in un ambiente buio e quindi si sia accesa. L’obbiettivo sarà duplice: far brillare il fiammifero di tungsteno e quindi far irradiare, a partire da questo punto, la luce su tutta l’immagine.

Per cominciare, inizia con la luce dell’ambiente: duplica il livello di sfondo e vai su Fliter, Render, Lighting Effects. Scegli un punto di luce singolo. Imposta i colori e le opzioni in questo modo: Light Type devi selezionare “Spotlight”, imposta Intensity su 20, Focus su 69,Gloss su 0, material su 69, Exposure su 0, Ambience su 8. Poi posiziona il punto di luce in cima all’immagine, elporno.org al di sopra del bulbo di vetro. Per dare il primo bagliore, su un nuovo livello e con il bianco come colore di primo piano, attiva lo strumento Gradien e imposta Foreground to Transparent. Scegli Radial Gradient. Trascina una sfumatura dal centro del bulbo verso il bordo esterno. Imposta come metodo di fusione Screen.

Per il bagliore sul filamento, aggiungi un nuovo livello e vai su Layer, Layer Style, Outer Glow. Scegli un giallo molto pallido per il bagliore e imposta come metodo di fusione Screen. Imposta Spread su 6, Size su 85 e Range su 65. Scegli Softer per il campo di Technique e imposta l’opacità su 100%. Dai ok. E ora passa all’accensione della lampadina: ingrandisci l’immagine e con un piccolo pennello morbido di colore giallo pallido dipingi lungo il filamento e sui primi tratti dei supporti. Come vedi, ogni pennellata sarà accompagnata dal bagliore. Se il risultato non ti piace puoi sempre cliccare due volte sugli stili livello e regolare le impostazioni.

Per un altro bagliore, su un nuovo livello usa lo strumento Gradient per aggiungere una piccola sfumatura radiale sul filamento. Stavolta imposta il blu come colore di primo piano. Anche per questo livello imposta come metodo di fusione Screen e regola l’opacità. Torna infine, per perfezionare il tuo lavoro, al livello con gli Effetti di luce e aggiungi una maschera di livello. Con un piccolo pennello morbido di colore bianco ad un’opacità ridotta dipingi sulla parte centrale del bulbo per rivelare la luce attraverso le parti in vetro.